Insieme Possiamo: “Servizio idrico e beni comuni, intollerabili gli incrementi. E’ ora di dire basta”

Insieme Possiamo: “Servizio idrico e beni comuni, intollerabili gli incrementi. E’ ora di dire basta”

Noi lo abbiamo detto e lo continuiamo a dire! Si rispetti l’esito del referendum e si vada verso l’effettiva ripubblicizzazione del servizio idrico. Chiediamo chiarezza a tutte le forze politiche che saranno protagoniste ad Anghiari e Sansepolcro. Tutti si esprimano sull’adesione o meno allo spirito del referendum! Ritorno ad una acqua completamente pubblica? Sì, Insieme, Possiamo!


«Servizio Idrico e Beni Comuni. Intollerabili gli incrementi e la gestione dei servizi sempre in mano a privati. E’ ora di dire basta». A dirlo sono i membri di «Insieme Possiamo» con un nota. Ecco il testo:
Anno nuovo stessi rincari per i servizi pubblici dati in gestione, in particolare la bolletta dell’acqua che nel 2017 aumenterà di circa il 5%, ricadendo nelle tasche dei cittadini e delle attività commerciali, artigianali ed industriali.
La denuncia fatta nei giorni scorsi dal Comitato Acqua Pubblica di Arezzo congiuntamente alla Confesercenti di Arezzo muove le coscienze di tutte le Amministrazioni che fanno parte dell’Autorità Idrica e, rivolgendosi ai Sindaci, cerca di stimolare una forte presa di posizione contro gli aumenti ingiustificati.
Un plauso all’Amministrazione di Sansepolcro e all’Assessore Marconcini Gabriele e a tutte quelle amministrazioni che, presenti nell’Assemblea AIT, si stanno opponendo ai continui rincari e ad una gestione iniqua che è del tutto incongruente con il risultato referendario del giugno 2011: un esito – sempre bene ricordarlo – che ha confermato con forza che il servizio idrico deve essere pubblico e senza speculazioni. Stessa linea nell’ambito della gestione dei rifiuti dove sono state create aziende di area vasta che gestiscono il servizio senza ascoltare le esigenze dei diversi territori, spesso con caratteristiche e bisogni molto differenti, e dove la trasparenza nella gestione degli appalti risulta poco affidabile; questo lo si denota dalle attuali vicende giudiziarie a tutti conosciute.
Ci fa specie che il PD Biturgense, chiamato in causa da nessuno, riferendosi a una nota stampa di Marconcini (Assessore ai Beni Comuni), esca con un comunicato ricordando che ci devono essere proposte concrete ad un modello gestionale che deve contenere i costi. Bene ricordiamo al PD locale che negli anni di opposizione abbiamo sempre portato il tema nella sede opportuna, ovvero il Consiglio Comunale, stimolando la precedente Amministrazione su questi temi e su proposte alternative che però, purtroppo, non sono mai state né attuate, né condivise con altri comuni. Se oggi questa coscienza si muove, non solo a Sansepolcro ma in diversi altri comuni della Toscana è bene lavorarci e rendicontare i cittadini di ciò che accade, cosa che prima non succedeva. Noi come gruppo di Insieme Possiamo, ma come anche Amministrazione, siamo pronti a collaborare con tutti per un modello gestionale pubblico e di contenimento dei costi: su questo, se il PD di Sansepolcro volesse collaborare potrebbe, ad esempio, invitare le amministrazioni dello stesso segno politico a prendere posizioni più critiche in Assemblea AIT o ATO, contribuendo a dare forza a modelli gestionali alternativi a quelli esistenti. Nel frattempo, visto lo stile provocatorio e demagogico di certe polemiche, rispediamo convintamente al mittente certe critiche e approfittiamo dell’occasione per chiedere al PD biturgense da che parte sta; se sta dalla parte dei 26 milioni di cittadini che hanno votato positivamente al referendum del 2011 o se preferisce rimanere comodamente dalla parte dei privati.